A mala pena sanno cos’è, ma lo vogliono in tutte le salse. E meno male!
Di cosa stiamo parlando? Del cheddar!
Che non arriva dagli Usa, bensì dalla Gran Bretagna, più precisamente nella città di Cheddar nel Somerset. Nonostante la sua origine britannica, viene prodotto in tutto il mondo e, come potrai immaginare, la qualità e il gusto possono variare notevolmente.
Un punto chiave del cheddar è il suo processo di produzione unico chiamato “cheddaring”. Durante questa fase, la cagliata viene tagliata e pressata ripetutamente per eliminare il siero, e questo conferisce al cheddar la sua texture distintiva.
La maturazione del cheddar può durare da pochi mesi fino a un paio di anni. Più lungo è il periodo di maturazione, più intenso diventa il suo gusto: i cheddar più giovani sono generalmente morbidi e dal gusto delicato, mentre quelli stagionati hanno un sapore forte e pungente con una consistenza più secca e friabile.
Il colore del cheddar merita di essere raccontato.
Può variare dal bianco al giallo acceso, a seconda che siano stati aggiunti coloranti. Il tipico colore arancione che molti associano al cheddar è infatti dato da un colorante naturale chiamato annatto.
Come puoi utilizzare il cheddar in cucina?
Le sue applicazioni sono vastissime. Grazie alla sua consistenza e al suo sapore, il cheddar è ideale per molte preparazioni. È il re indiscusso dei formaggi per i toast e i panini, dove si fonde perfettamente creando un gustoso strato filante. Non c’è hamburger che non possa essere migliorato da una fetta di cheddar ben fuso. E che dire dei maccheroni al formaggio? Un piatto di comfort food che fa del cheddar il suo protagonista assoluto.
È anche un ottimo accompagnamento per cracker, frutta e marmellate in un tagliere di formaggi. E non dimenticare di abbinarlo a un buon vino: un cheddar stagionato si abbina meravigliosamente a un Cabernet Sauvignon o a un Syrah, mentre un cheddar più giovane si sposa bene con un Chardonnay.
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