Oggi si celebra la Giornata contro lo spreco alimentare.
È vero, sei impegnato in altri guai e pensieri e problemi, tra orari che ti impediscono di lavorare al meglio e preoccupazioni per il futuro.
Lo spreco alimentare, però, interessa oggi e sempre non solo te, ma anche i tuoi clienti, sempre più attenti a questa tematica.
Sprecare non si deve, non è più concesso, nemmeno nei bar e nei ristoranti. Ma il percorso verso un’attenzione virtuosa all’argomento è davvero molto accidentato, per adesso.
I numeri ci raccontano lo stato dell’arte.
Lo spreco alimentare domestico, che incide per il 50% circa dello spreco complessivo del cibo sul pianeta.
Lo spreco di cibo a livello domestico in Italia vale 4,9 euro a nucleo familiare, per un totale di circa 6,5 miliardi di euro complessivi e un costo nazionale di circa 10 miliardi di euro includendo gli sprechi di filiera produzione/distribuzione 2020, oltre 3 miliardi 293 milioni (Rapporto Waste Watcher 2020, legato allo spreco percepito).
Lo spreco è pari a 100 grammi al giorno pro capite, per un totale di ben 2 miliardi e 200 milioni di tonnellate di cibo buttato annualmente in Italia.
Attenzione, però, perché adesso 7 italiani su 10 (il 66%) ritengono ci sia una connessione precisa fra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo.
Quindi nemmeno tu, nel tuo locale, ma anche a casa, non puoi più fare finta di niente. Ne va della salute del pianeta, ma anche di quella dei tuoi figli e pure del tuo business.
(fonte: Adnkronos)